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Creta: Kretizein


”kretizein”, sembra dicesse Cicerone quando, dopo un buon calice di vino, per niente annacquato, volesse sbeffeggiare i suoi istrionici amici avventori alla stessa locanda.

“Non cretizzare”, o “ non fare come i cretesi”, non dire fesserie, insomma, e sono certo non debba ricondurvi all’espressione di uso attuale perché ci arrivate da soli. La bugia, o le cretinate, per i greci del mondo classico, contenevano in sé stesse un’ambivalenza: erano riprorevoli quando esercitate tra pari, membri della stessa comunità, si erigevano invece ad astuzie quanto utilizzate al di fuori della comunità o della classe cui si apparteneva. Il primo eroe della cultura occidentale è di fatto “un astuto“. Uno che si era anche spacciato per discendente di Minosse, oltre che per un Nessuno qualunque: quell’uom’ di multiforme ingegno, Odisseo, che noi tutti conosciamo e stimiamo per Ulisse.

I primi, impuniti, bugiardi erano gli Dei. Apate era la divinità dell’inganno; uno degli spiriti contenuti nel Vaso di Pandora. Hermes un mercante capace di spacciare per buona ogni menzogna. Zeus? Non ne parliamo neanche. DonGiovanni e traditore incallito, Rea, sua madre, lo partorì a Creta e lo nascose in una grotta sul Monte Ida (che andremo a visitare tra qualche settimana e della quale vi daremo conto) per nasconderlo dal padre Crono che divorava i figli per paura di essere detronizzato da uno di loro. Allevato da una capra, Zeus, Giove per i latini, imparò qui a “Kretizein” e questo gli valse l’Olimpo! Come diceva Platone: la bugia, privilegio per il comando e medicina per il popolo. Ogni mattina, al porto di Kissamou, qualche pacato e letterato signore cretese, sorseggia caffè e scambia bugie letterarie con i suoi amici. Perché ogni letteratura è una bugia opportuna e desiderabile.

Idomeneo, cretese, figlio di Deucalione e nipote di Minosse, partì con 80 navi per la guerra di Troia (era stato un pretendente di Elena che gli preferì Menelao). Se lui fu tra quelli che da qui salparono, numerosissimi furono quelli che qui approdarono per portare e rifornirsi di bugie: micenei, greci, romani, bizantini, mussulmani andalusi, veneziani, turco ottomani. Cultura e viaggio, viaggi e culture che si nutrono a vicenda, si arricchiscono di storie, della voglia di raccontarle e del desiderio di sentirle. Mentre lo sciabordio unge gli scafi e il pungente odore del caffè ci apre le narici, ascoltiamo, contro il riverbero del Mare Nostrum che li trasfigura, curvi sui libri, per noi illeggibili, i cantastorie cretesi affabulare loro stessi di adorabili, immaginiamo, kretizein. Le stesse che noi qui andiamo scrivendo ...


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