Viaggio solo andata - Un'azienda in movimento - nomadi digitali: il lavoro delle nuove generazioni
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Viaggio solo andata - Un'azienda in movimento - nomadi digitali: il lavoro delle nuove generazioni



Un pomeriggio d’autunno, in un paese del Montefeltro, nelle Marche, seduti comodamente davanti a uno scoppiettante camino acceso, Ilaria e Marco, intraprendenti, empatici emanatori di una energia stimolante di viaggiodisoloandata.it ci raccontano il modo nel quale hanno deciso di vivere e sostenere la loro vita in comune. Per il loro futuro, raccontano, non volevano più sentir parlare di divisione tra quello che a uno piace fare e quello che deve fare per guadagnarsi il pane, e nemmeno tra tempo libero e tempo che uno passa al lavoro, nessuna più contrapposizione tra staticità e movimento. Passioni, gestione del tempo, organizzazione dei propri movimenti, guadagno, tutto visto, gestito e vissuto in un'ottica nuova che renda possibile l’integrazione e la miglior osmosi possibile tra questi elementi della propria vita che per le generazioni passate sono state spesso, se non sempre, inconciliabili. Oggi integrare passione e lavoro, viaggio e impegno è reso non solo possibile ma alla portata di tutti, grazie alla tecnologia digitale.


La loro storia è quanto di più attuale possa capitare di ascoltare; si tratta di una scelta in grado di abbracciare in pieno e volgere a proprio vantaggio le opportunità e le incertezze della realtà di questo avvio di ventunesimo secolo, una soluzione che va sotto il nome di Nomadismo Digitale.

Un'epoca ‘liquida’, per dirla con la efficace espressione di Zygmunt Bauman, nella quale i rapporti di lunga durata, non rinegoziabili, appaiono desueti, soprattutto nei meccanismi che regolano la società e il mondo del lavoro. I Nomadi Digitali sono quelle persone che, grazie alla consapevolizzazione delle loro qualità e al supporto della tecnologia, riescono a convertire la propria passione per il viaggio, la loro tendenza a essere 'apolidi', il loro smisurato desiderio di conoscere e vivere il mondo con rispettosa libertà, in una attività lavorativa in grado di mantenerli anche dal punto di vista economico; il viaggio diventa il loro lavoro, il loro lavoro consente loro di finanziare il viaggio e così il cerchio si chiude.


La lunga marcia verso l’'ordine' che la Società ha intessuto nella sua secolare narrazione, con tutta la sua ricerca della conoscenza ma anche le contraddizioni, coercizioni e privazioni del caso, oggi sembra destinata a frammentarsi e riordinarsi intorno alla consapevolezza individuale, a una maggiore flessibilità mentale, emotiva e fisica, e al riconoscimento delle soggettive esigenze di libertà e autodeterminazione; una nuova saggezza nell'apprendere il cambiamento e la sua intrinseca necessità di connessione con l’’altro’ da noi, il ‘lontano’, il mondo globale, non più come qualcosa da scoprire, sottomette, sfruttare, ma più semplicemente e più umanamente incontrare sul terreno dello scambio e della condivisione. Questa, a voler tentare di delinearla, è la filosofia che sorregge le scelte dei Nomadi Digitali. Non è meramente ‘un andare fuori casa' ma più precisamente ‘un allargare le pareti della propria casa’, fino a includervi il mondo.

Tutto questo è indiscutibilmente molto affascinate. Certo, non si tratta solo di scelte innovative, ma anche di risposte creative alla crisi dei vecchi sistemi un tempo ritenuti traguardi di solide stabilità. Il paradigma che si va diffondendo tra gli under 30 prevede che le relazioni pre-stabilite e stabili diventino difficili se non impossibili da rinegoziare e finiscano per ingabbiare la libertà di movimento e di evoluzione del singolo e ne riducano la capacità di riconoscere e quindi accogliere le nuove opportunità che la vita è in grado di offrire.

A coloro, i più, che non sono ancora preparati a questa nuova evenienza, tutto ciò può apparire la conseguenza di una crisi di sistema, per gli altri, probabilmente in questo caso i più illuminati, si tratta invece di un nuovo modo di concepire la propria esistenza. Una vera e propria Filosofia di vita proiettata verso un futuro dove vita e lavoro non debbano più essere separati e spesso antagonisti, ma tendano a unire passione e dovere, a fare in modo che il piacere diventi il più possibile l’oggetto stesso del dovere.

É la più innovativa delle frontiere sul campo lavorativo e della realizzazione delle aspirazioni personali, ma che curiosamente e anche significativamente si rifà a concetti 'antichi'. Il nomadismo, oltre che a essere il sistema di vita diffuso prima che l'umanità diventasse stanziale e agricola, ci riporta all’esperienza di intere popolazioni che male si sono adattate alla civilizzazione e alle stanziali organizzazioni degli Stati costituiti e dei loro grandi agglomerati urbani. Per inciso, fa anche pensare alle condizioni di tutti coloro che oggi, per motivazioni che non dipendono direttamente da loro, sono costretti a migrare verso un futuro dipinto da false mitologie occidentali e troppo spesso fatto di soprusi e disperazione.

In questa nuova filosofia di vita, tuttavia, il Nomadismo recupera e rinomina la concezione errante di una esistenza leggera e libera dalle zavorre culturali, dai localismi e da superate ambizioni di arrivismo: sentirsi nomade tra nomadi è la sua massima aspirazione.

Altro fattore significativo, rispetto ad una certa inclinazione spirituale che questo nuovo modo di interpretare simbolicamente lavoro e vita, è che il metodo speculativo attraverso il quale giungere alla determinazione di diventare un Nomade Digitale altro non è che l’adattamento e l’ inquiring di un antico strumento che si rifà alla filosofia dell’IKIGAI: espressione giapponese che può essere tradotta come 'la ragion d'essere', 'il motivo per svegliarsi la mattina’.

Il Nomade Digitale, attraverso la sua scelta, intende trovare la sua ragion d'essere, ossia di armonizzare e realizzare passione, missione, vocazione e professione.


L’ikigai ha una rappresentazione grafica che si compone di 4 cerchi che si intersecano.

Il metodo è quello di trasformare quello che leggiamo in domande e provare a dare una risposta.


Cosa amo?

Di cosa ha bisogno il mondo?

In cosa sono bravo?

Per cosa posso essere pagato?


Intersecandosi tra loro i quattro cerchi formano quattro aree che contengono ulteriori domande sul significato che hanno per noi stessi:

Missione

Passione

Professione

Vocazione

Solo se le quattro aree individuate trovano un punto in accordo abbiamo trovato il nostro Ikigai. In pratica l’esercizio del metodo Ikigai è il punto di partenza per una esplorazione profonda che deve spingerci a chiederci come possiamo trovare tra le nostre prerogative e nostri desideri, nonché una strada che ci faccia sentire realizzati.

Se forse non sarà così facile giungere a una risposta conclusiva, esperita con senso di praticità, questa tecnica può aiutarci a individuare qual è o quale senso vogliamo dare alla nostra vita, nella sua unità.

Mentre aggiungiamo legna sul fuoco, Ilaria e Marco ci raccontavano le loro convinzioni e le loro esperienze. Io e Barbara che per lavoro di web ne abbiamo masticato parecchio e da sempre lo riteniamo una miniere di esaltanti risorse per l'umanità, non possiamo che goderci l'atmosfera ottimista e piena di eccitazione.

Da lì a poco sarebbero ripartiti con al seguito una compagine di viaggiatori che si sarebbe lasciata guidare da loro attraverso l'esperienza della Transiberiana, che coi suoi oltre 9000 Km è la tratta ferroviaria più lunga al mondo che attraversa Russia, Mongolia e Cina.

Il bellissimo incipit del sito viaggiosoloandata.it ci dice cosa ci possiamo aspettare da loro: “Siamo due viaggiatori, grandi sognatori e manti delle sfide. Seguitici nel nostro viaggio solo andata alla ricerca di un modo di vivere, lavorare ed essere felici on the road: siamo qui per percorre la strada insieme”.

Una coppia di sognatori e di avventurieri che, uniti dal loro amore, hanno uniti le proprie specificità e competenze per realizzare la loro azienda in mobilità e diventare Nomadi Digitali.

Ilaria, Milanese, laurea in lingue e master in comunicazione e marketing, amante della natura, dei viaggi, appassionata di scrittura, Web Writer, SEO Content Creator, Digital Storyteller, nel sodalizio è colei che si occupa di tutte le parti redazionali, c’è lei dietro ogni singola parola di viaggiosoloandata.it.

Marco, Bachelor of computer Science, Informatica Applicata presso l’università di Urbino, ha fatto della sua passione per la fotografia una professione; amante di sport estremi, Software Developer da freelance a Nomade Digitale, suo è tutto ciò che riguarda costruzione e implementazione delle piattaforme digitali, fotografie e video. É la figura delle immagine e delle relazioni commerciali.

Insomma una coppia veramente da “ attenti a quei due” che nel Il 2017 per realizzare il proprio sogno è partita per un viaggio a tempo indeterminato reinventandosi con le loro professioni digitali e andando a cercare un modo di vivere e di lavorare che li rendesse soddisfatti e padroni del loro tempo.

Viene in mente la memorabile frase di Lincoln “Il miglior modo per predire il futuro è crearlo!”

Attraversano l’Asia, percorrono la Transmongolica dalla Russia alla Cina, giungono in Giappone, quindi in Nepal, India, Tailandia: “5 mesi di viaggio senza mai fermarci, lavorando da un treno in corsa, da una tenda, da una panchina”.

Nasce il blog viaggiosoloandata.it che è anche un sito dove troverete narrazioni, consigli, podcast, guide e viaggi organizzati attraverso i quali si può dunque partecipare ai Viaggi Avventura che Ilaria e Marco propongono e guidano in prima persona. Utilissime le guide come Guida alla transiberiana e Transomongolica fai da te, o Guida alla Giordania fai da te, o la fondamentale guida al viaggio a lungo termine che è un po’ la ‘bibbia’ dell’esperienza di vita di questa coppia che desidera più di ogni altra cosa condividere con gli altri le esperienze vissute, sperando che siano, per loro, da stimolo.

Tra le guide molto utile è il Corso da zero a fotografo per chi Voglia fare di una passione una professione da mettere al servizio del suo viaggio a lungo termine.

Quella sera davanti al fuoco, nell’atmosfera bucolica delle Marche, abbiamo deciso con entusiasmo che alla prima pausa della Transiberiana invernale che avrebbero intrapreso da lì a poco, Ilaria e Marco avrebbero gentilmente registrato un'intervista per il nostro canale, e così hanno fatto. Mettere insieme i loro filmati è stata per noi emozionante, e, per quelli che potranno vedere la video intervista su Story Hunter Tv, siamo sicuri che sortirà lo stesso effetto che ha generato in noi: quello di avvertire una gran voglia di mettersi in viaggio; un viaggio solo andata…preferibilmente.


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