Vivere in Albania in pensione per una vita più serena e zero tasse. Italiani che vivono a Durazzo
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Vivere in Albania in pensione per una vita più serena e zero tasse. Italiani che vivono a Durazzo


Vivere a Durazzo - Albania - 4 Ottobre 2022


Perché ascoltare bene questa prima intervista di chi ha scelto di vivere in Albania in pensione!? Perché la percezione che abbiamo dell’Albania è il frutto distorto dall’immigrazione di albanesi verso l’Italia avvenuta nel periodo post-comunista. Dal 1946 al 1990, l'Albania è vissuta sotto un regime comunista estremamente isolazionista e stalinista che l’ha completamente tagliata fuori dal mondo. Aperte le carceri ricolme di dissidenti politici armai diseredati, le prime andate che si infransero contro l’Italia erano frutto della disperata situazione di chi non aveva nulla da perdere. Oggi, questo pregiudizio sull’Albania accompagna ancora il sentito verso questa terra appartenuta dall’età della pietra al popolo illirico e abitata oggi da una popolazione dal cuore semplice e generoso. Le parole di Pinuccia e Alfio ci conducono per mano dentro un’esperienza di cambio vita dal risultato entusiasmante. L’aver ritrovato un pace e una tranquillità del vivere è la ragione della loro piena soddisfazione. Provenienti dalla zona di Bergamo, Pinuccia e Alfio, hanno scelto la loro nuova destinazione dopo aver valutato i vantaggi in termini fiscali e aver toccato con mano la genuina accoglienza e cordialità del popolo albanese. L’Albania, non considera reddito le pensioni, dando, a mio avviso, prova di grande civiltà.


Dunque, la non tassazione riguarda anche le pensioni albanesi.

Non avviene, cioè, quel che capita in altri paesi, dove sono le pensioni provenienti dall’estero a godere di regimi fiscali di privilegio per attirare pensionati.

Qui, anche le pensione nazionali non vengono tassate, in quanto, appunto, non sono considerate reddito. Ma al là di questo aspetto di indubbio vantaggio, ciò che convince Pinuccia e Alfio nella loro scelta è la ritrovata serenità di vivere in una società, più lenta, meno organizzata forse, ma con dei connotati di umanità molto marcati e riscontrabili nelle relazioni di tutti i giorni. Devo dire che, là dove tutto funziona, dove tutto è regolamentato esasperatamente, là, dove, soprattutto, la popolazione si adegua a legislature ferree, rispettandole e considerandole la salvaguardia del loro benessere, tutto funziona alla perfezione. Solitamente quell’aspetto delle città dove c'è pulizia e efficenza inappuntabile e tutto sembra offrire il massimo del benessere, e forse per molti versi è così, eppure, un certo disagio aleggia, a mio avviso, in questi luoghi.

Si ha come la sensazione di essere sempre sottoposti al giudizio dell’efficenza, oltre che a quello spietato delle telecamere e dei controlli di una polizia che si fa sempre più aggressiva è investita del potere assoluto di salvaguardare la legge. Questo sistema di cose, estremamente legalista, instaura spesso rapporti di sfiducia e perfino di delazione tra i cittadini. La gente diventa sospettosa e fredda, tutta tesa a conservare lo stato civile delle cose, perdendo di vista le persone stesse che di quello stato civile dovrebbero essere beneficiari: è come se lo strumento adottato per garantire il benessere, diventa il benessere in sé e la sua conservazione più importante dei risultati che dovrebbe generare e garantire.

Confondiamo, cioè il benessere del singolo con quello del sistema.

Oppure, al benessere del singolo, sostituiamo quello dello strumento che dovrebbe garantirlo.

Tutto assume una forte connotazione estetica e le ragioni stesse per cui si è giunti a quello stato si smarriscono, le persone non sono più al centro; al centro c’è il mantenimento di ciò che si presume sia lo strumento del loro benessere.


In Albania tutto questo è lontano anni luce. Tutto è lasciato, più che al caso, all’iniziativa delle persone, con gusto più letterario vorrei dire al loro cuore. Le regole ci sono e sono ovviamente dettate dallo Stato, ma lo Stato non è percepito come l’entità suprema e infallibile, la cui parola o legge non va contraddetta. Nei fatti, le vere regolamentazioni sono gli accordi tra le persone.

In Albania si ha, ancora oggi, più fiducia nell’iniziativa delle persone che in quella dello Stato. É una scala di valori quella di cui parlo? Sto delineando una società migliore dell’altra? No. Me ne guardo bene. Il futuro sembra battere in una direzione precisa e immutabile. Cerco solo di dire che ci si può trovare più a proprio agio in una società che ha ancora caratteristiche ritenute “retrograde” rispetto all’efficienza e iperegolata dell’Occidente.

Ecco, molto sinteticamente cosa penso abbiano provato Pinuccia e Alfio, ecco cosa abbiamo sentito noi incontrando la gente in Albania.


E di questa interpretazione, che approfondiremo nelle prossime interviste e dirette sono l’unico responsabile, senza complici, se non Barbara.


Qui l'intervista fatta a inizio Ottobre 2022 a questa simpatica coppia di pensionati che hanno scelto di vivere in Albania in pensione:



Amici di Story Hunters buongiorno! Siamo con una giornata splendida di sole qua in Albania, arrivati due giorni fa e abbiamo subito incontrato delle persone meravigliose: Pinuccia e Alfio. Ciao a tutti!


Loro abitano qua a Durazzo e adesso ci raccontano come ci sono arrivati e come mai hanno scelto l'Albania, quello che facevano in Italia...


Che tipo di persone avete trovato in Albania?

Sono arrivata prevenuta, molto prevenuta, e invece per quanto riguarda la gente è fantastica, disponibile, ma non disponibile se li paghi disponibili in qualsiasi cosa, ma poi sono molto calorosi loro ti abbracciano e a me piacciono i contatti.


Noi abitando al Nord, sempre di corsa a lavorare, siamo piuttosto freddi, già verso il sud sono più accoglienti e quindi mi ritrovo con persone con cui sto bene. Poi davvero se hai bisogno di un favore, una qualsiasi cosa te lo vanno a prendere, ti accompagnano, brava gente non me l'aspettavo io che sono partita molto prevenuta, invece ho trovato gente bellissima.


Diciamo che la location non è male, però ci troviamo bene anche perché ci sono un sacco di altri nostri connazionali, ci frequentiamo, andiamo a fare le passeggiate, camminate... Insomma ci troviamo bene.


Poi l'Albania è per noi abbastanza economica, nel senso che il costo della vita è più basso rispetto all'Italia e noi pensionati poi, una cosa risaputa, abbiamo delle agevolazioni. Quindi tutto sommato è molto positivo.


Pinuccia ieri mi dicevi che abitavate a Bergamo, però c'era qualcosa che non andava nel vivere la, dimmi che cos'è che vi ha spinto a lasciare l'Italia?

Nel mio caso soprattutto la sanità, perché ultimamente in Italia col Covid gli appuntamenti sono una cosa impossibile e la sicurezza, perché a Bergamo dove abitavo io, soprattutto la sera, una donna, una ragazzina, non può più andare in giro. Mentre qui sul lungomare, perché noi abitiamo sul lungomare,

si può andare giù a qualsiasi ora, non ci sono ubriachi, si viaggia tranquillamente, cioè non c'è micro criminalità, la sicurezza soprattutto per noi donne e poi vabbè ovviamente mi faccio una vita più agiata qua con la pensione.


Quindi avete scelto l'Albania invece del Portogallo o della Grecia. dimmi un po' come arriva questa scelta?

Noi quando abbiamo deciso di venir via dall'Italia, su internet abbiamo trovato di tutto, siamo andati a vedere Canarie, Portogallo, Tunisia...

Abbiamo visto un po', ci abbiamo messo un paio d'anni per guardare

e abbiamo detto "Andiamo a vedere" anche perché poi il vantaggio dell'Albania è che è vicino all'Italia, con un'ora di volo da Tirana siamo a Bergamo e la stragrande maggioranza degli Albanesi capisce l'italiano, parla l'italiano, e qui come tipo di vita è un po' come la nostra in Puglia, quindi a noi è piaciuta molto. Abbiamo detto sì andiamo all'estero, però sostanzialmente ci sono alcuni agganci italiani.


C'è la sanità molto buona, noi ci avvaliamo anche di cliniche private

e spendiamo veramente poco e quindi siamo venuti giù una settimana, siamo andati un po' in giro a vedere, poi siamo venuti giù un'altra settimana e alla fine abbiamo detto si. Poi in Albania la burocrazia è metà della metà rispetto quella che c'è in Italia, abbiamo detto sì andiamo in Albania e vediamo, proviamo, dopo siamo venuti qua e ci è piaciuto, abbiamo comprato e staremo qua.


Tu dicevi la sanità, quindi più o meno ci puoi dire qualche cifra?

Allora dico delle cifre, ad esempio siamo andati a prendere appuntamento perché avevamo un'allergia, abbiamo scelto la clinica, era un sabato.

Siamo arrivati alla reception, ci han dato l'appuntamento per questa visita e ci hanno chiesto se volevamo il medico albanese o italiano, perché se volete il medico albanese lunedì, se volete il medico italiano mercoledì.

Quindi due/tre giorni però c'è da pagare, vabbè sappiamo che c'è da pagare...

Insomma abbiamo pagato per questa visita privata 20€,

perché era scontata se no erano 26€ il prezzo pieno.

Cioè meno di un ticket in Italia! Ma si! Soprattutto molto veloci, tre giorni!


Tu come donna come l'hai trovata questa clinica? Pulita, organizzata?

Sembra di essere in un hotel, tra l'altro io devo fare dei test per l'allergia, per tutti i test ho pagato 100€ e li ho fatti in giornata.


Da quanto tempo siete qui, Pinuccia?

Da gennaio e ci siamo stabiliti ormai, abbiamo preso casa, siamo diventati albanesi! Quindi da gennaio e avete già comprato casa?

Noi abbiamo già comprato casa anche come investimento, diciamo che noi abbiamo la mentalità della casa, qualche ricordo dall'Italia l'abbiamo portato...

A noi piace camminare, quindi abbiamo le foto, allora abbiamo deciso di avere una casetta nostra dove poter mettere tutti i nostri quadretti.


Quando avete deciso di venire in Albania l'avete comunicato agli altri amici, parenti, come hanno reagito?

Ci hanno dato un po' dei pazzi, perché verso l'Albania gli italiani sono sempre un po' prevenuti e quindi poi dicevano a quest'età vai proprio in Albania... però adesso che mi sentono contenta... a giugno siamo andati in Italia e quindi hanno capito che si vive bene, tranquillo, non ci sono le corse che ci sono da noi, è una vita tranquilla e serena.


Te invece come l'hai percepita questa reazione degli italiani che vi sostenevano in un certo senso?

Ma guarda, io ti dico la verità quando abbiamo comunicato questa storia

i nostri amici, i nostri parenti hanno espresso le loro idee, ma noi ormai avevamo fatto le nostre scelte, quindi sì, non tutti hanno condiviso questa scelta, però la vita è nostra quindi bene o male poi alla fine l'hanno accettato.

Però ripeto, come diceva mia moglie, adesso ci sentiamo molto spesso quindi è come se telefonassimo da Cesenatico. Ci sentono così entusiasti quando telefoniamo che hanno deciso che prima o poi vengono a fare le vacanze in Albania! Chi a Valona per il mare.. però verranno, spero, in Albania a fare le vacanze!


Il clima a Durazzo invece com'è?

Secondo noi, che arriviamo da un paese vicino a Bergamo, è completamente diverso. Qua è un clima mediterraneo, d'inverno sotto i 10/8 gradi non si va mai, poi d'estate, come ad esempio adesso che siamo in ottobre

siamo con una maglietta a maniche corte, c'è un po' di venticello che arriva dal mare ma è bellissimo, è una temperatura veramente bella.

Poi fa caldo anche qua ogni tanto, quindi anche qua si arriva ai 38 gradi,

però essendo in riva al mare c'è sempre quella brezza marina,

quindi la temperatura è bellissima.

Poi per noi che abbiamo i nostri dolori, diciamo che il sole ci asciuga.


L'Italia avrebbe potuto fare per tenervi invece di farvi andare all'estero?

Ma guarda, sostanzialmente in Italia non si sta male, il problema è che in Italia per star bene devi avere un bel po' di soldi, perché o uno si accontenta di vivere tra virgolette non dico in indigenza, perché noi con la nostra pensione bene o male ci vivevamo, però devi sempre stare attento a quanto spendi, cosa compri, guarda di qui, guarda di là, poi la roba che proprio ci ha fatto decidere,

sempre riguardo alla sanità, è che io ho avuto un problema all'occhio nel 2017 che eravamo in vacanza all'estero.

Insomma alla fine quattro anni per capire, vai di qui vai di la, chiama fra un mese, chiama fra un anno, chiama di qui, chiama di là... alla fine non sono riuscito a risolvere il problema, sono andato privatamente nel giro 15 giorni mi hanno operato. Cioè uno fa questo ragionamento: io per 42 anni, più altri 8, ho pagato tasse su tasse, avrei diritto anche a una vecchiaia un po' più tranquilla, un po' più sicura, mentre non è così perché se non hai quattro soldi non sei tranquillo. Vai in ospedale e ti trattano come...

non dico una pezza di piede... però insomma la differenza è sempre quella lì, o c'hai i soldi o se no aspetti, e questo ci ha fatto decidere, tra le altre cose ci ha fatto decidere.


Parliamo di economia, tu ieri mi dicevi una cosa, che bisogna stare attenti quando si compra la casa, quando si parla di soldi un pochino bisogna stare attenti?

Sì certo, come dappertutto insomma, bisogna andare un po' coi piedi di piombo,

nel senso che bisogna conoscere delle persone e magari fare un po' di indagini prima di effettuare l'acquisto. Perché anche qui in Albania, come in tutto il mondo, se c'è da guadagnare, guadagnano!

Quindi poi vedono che sei italiano, dicono è arrivato l'italiano che c'ha i soldi...

Cioè loro c'hanno un po' questa mentalità, quindi magari invece di 10 euro te ne chiedono 15, per qualsiasi cosa, quindi quando se si tratta di fare un acquisto diciamo un po' importante, bisogna fidarsi un po' delle conoscenze che hanno,

cioè che hanno la loro esperienza, ai professionisti insomma!

Bisogna affidarsi un po' e poi, se conosci qualcuno del posto che sia onesto,

così ti possono dare dei consigli.



Io volevo chiedere per quanto riguarda il tuo lavoro, che facevi in Italia? Qual è stato il tuo vivere in Italia lavorativo? Ho lavorato praticamente per tutta la vita nel settore dei gas industriali. Mi occupavo praticamente di gestire un po' il gas nei vari settori, ospedalieri, alimentari, industriali insomma, per 42 anni ho fatto quel lavoro lì.


Ci puoi dire i prezzi delle case? Su quanto si aggirano affitti e acquisti?

Allora gli affitti sono molto influenzati dalla posizione della casa, quindi possono andare da 200€ al mese fino anche a 800/900€ al mese dipende dalla tipologia della casa se le case sono grandi sono nuove e soprattutto se sono proprio qui, la chiamano prima fila, seconda fila, terza fila.

Cioè se è in prima fila vuol dire che è proprio sul mare, tra la casa e il mare non passa neanche la strada, quindi ci sono le vie pedonali e c'è la spiaggia, la prima fila praticamente è dove siamo noi, e quelle lì costano un po' di più rispetto a quelle che sono magari a 100/200 metri dalla spiaggia.

Poi per quanto riguarda l'acquisto anche lì dipende molto da dove è la casa, da come è, comunque una casa come quella che abbiamo preso noi, quindi nuova, la nostra è 110 metri quadri, costa intorno ai 900/1000 euro al metro quadro.


Quindi praticamente la metà che in Italia, ripeto poi dipende anche dalle zone. Mi dicevano che Tirana è molto più cara, Valona è più cara rispetto a Durazzo, però sono notizie che che sento, però di persona non sono andato a vedere, noi ci troviamo qui a Durazzo, ci troviamo bene, abbiamo preso casa a Durazzo. Però le case viaggiano così, mentre i terreni costano da 50 a 100 euro al metro quadro.


Per quanto riguarda il cibo è praticamente uguale a quello che mangi in Italia,

perché ci sono i supermercati che sono tutti stile italiano,

ci sono due o tre supermercati che sono molto famosi in Italia e ci sono anche qua. Quindi la qualità del cibo è veramente ottima, per chi ama il pesce è un paradiso, perché qua il pesce è sempre fresco e soprattutto costa quasi niente rispetto all'Italia. Si mangia nei ristoranti, nelle pizzerie, trattorie,

se uno vuole esagerare spende 20€, ma in Italia ce ne vogliono 50 col pesce,

se invece uno mangia una pizza e una birra spende 4/5/6€...

dipende insomma, ma la qualità è veramente ottima.

Soprattutto la frutta e la verdura, qui hanno una cultura della frutta e della verdura sempre fresca, poi la trovi dappertutto praticamente, anche negli angoli della strada ci sono i contadini che la vendono, che vengono tutti i giorni con la loro merce e compri di tutto!


lo un kg di patate, un kg di cipolle, un po' di qua un po' di là, alla fine spendi 300 lek, 300 lek sono 2,40€ . Quindi rispetto a noi, nei supermercati qua devi mangiare la frutta e la verdura di stagione per mangiarla fresca, quindi adesso è il periodo del Melograni, ci sono dei Melograni buonissimi, però deve essere di stagione.


Quanto è importante per voi il movimento? Il trekking?

Cosa state facendo adesso che mi raccontavate ieri?

Allora noi in questi ultimi anni abbiamo scoperto il trekking e abbiamo fatto alcuni cammini. Speriamo il prossimo anno di fare Santiago. Allora abbiamo deciso di tracciare un percorso qua, che va da Durazzo centro a Saranda e lo stiamo percorrendo un po' per volta. Trovare il sentiero corretto, vedere le strutture che possono ospitare eventualmente le persone che vorranno farlo, poi non so abbiamo l'idea di invitare qualche camminatore dall'Italia...

E' un paesaggio che stiamo scoprendo ed è bello, è bellissimo. È un paese, cioè vediamo la gente, il contadino che ti offre i fichi e non vuole la mancia, cioè stiamo scoprendo l'Albania, un po' più rude, un po' più selvaggia.


Quindi a livello di burocrazia quando si arriva che cosa ci si deve aspettare?

Una cosa molto lunga, difficile?

Allora per quanto riguarda la burocrazia in Albania, c'è anche qua ma non è come in Italia. Bisogna prima farsi dare un permesso di soggiorno per un mese, dopodiché devi fare il secondo permesso di soggiorno per due mesi e poi per un anno. Però per fare tutto questo devi avere un contratto di affitto di un anno o l'acquisto casa, poi devi aprire un conto corrente e vogliono un certificato, che dichiara che puoi mantenerti, cioè devi guadagnare 900/1000€, 10.000€ all'anno, devi dimostrare che riesci a mantenerti.


Quindi se tu fai vedere al governo che non sei qui per sfruttare, ma sei qui per vivere e dimostri che sei in grado di vivere coi tuoi soldi, non ci sono problemi, loro ti danno tutti i permessi che vuoi.

Naturalmente, come si vede in internet, non è che si viene in Albania ed è tutto bello, tutto semplice, tutto facile, perché anche qui hanno le loro regole

e vanno rispettate come in tutti gli altri paesi, quindi ci sono anche qua delle cose che possono sembrare un po' strane.


La corrente costa poco, il gas inteso come rete in tutta l'Albania non c'è,

non esiste, qui funziona tutto con l'elettricità, sia i riscaldamenti di casa che ci sono gli inverter, sia i fornelli, sia tutto. Praticamente qui la corrente la fa da padrona.


L'elettricità se la producono loro?

L'elettricità non viene importata, ma viene prodotta totalmente in Albania,

perché hanno delle centrali idroelettriche, ne hanno parecchie e riescono a sopperire al loro fabbisogno, in qualunque posto vai trovi i cani randagi in giro.

Diciamo che non sono trattati male, cioè nessuno gli fa del male,

alcuni mangiano, alcuni no, quelli che non mangiano se lo trovano nelle pattumiere, nei cassonetti, nelle discariche e la situazione in centro a Durazzo

o in centro città è abbastanza accettabile quando si va nelle periferie la cosa diventa un po' più problematica, perché nelle periferie i cani sono parecchi

e noi nel nostro piccolo abbiamo fatto questo ragionamento:

facciamo quello che possiamo, non possiamo risolvere il problema randagismo in Albania, però andiamo a dargli da mangiare ai cani che non lo trovano,

quindi noi collaboriamo, tutte le settimane andiamo a dargli da mangiare.

Poi abbiamo dato una mano anche a delle ragazze volontarie

qui a Durazzo per curare i cani e li abbiamo portati dal veterinario in clinica,

ne abbiamo salvati tre o quattro e due le abbiamo portati in Italia,

anzi tre in Italia, quindi facciamo nel nostro piccolo quello che si può.

Non risolviamo il problema, questo è un problema grave, ma credo non solo per l'Albania, ma in tutti quei paesi in cui la cultura dell'animale è un po' diversa dalla nostra, tutto lì.


A noi tocca un po' di più perché noi siamo educatori cinofili

e io avevo 5 cani e lavoravo in ufficio mezza giornata e l'altra mezza giornata lavoravo coi cani e andavo presso i post-coma, persone uscite dal coma con bambini autistici, bambini con problemi di disabilità, sia psichica che fisica, e quindi io ho sempre vissuto il cane come un aiuto, anche perché io vedevo i risultati che avevano i pazienti, e vederli così... io poi sono vegana, quindi gli animali vederli così... cioè effettivamente sto male.


Questa è una cosa che mi fa star male. Una cosa che per me è negativa è il traffico, perché qui parcheggiano in prima, seconda e anche terza fila,

quindi... Però se non si vuole prendere la macchina, innanzitutto il taxi costa poco e poi c'è servizio pullman che ti porta a Durazzo a Tirana e costa 40 lek, 40 centesimi, comunque e ti puoi raggiungere tranquillamente il centro.


Bene facciamo un saluto allora tutti gli amici del canale Story Hunters TV e grazie per essere stati con noi!

Venite in Albania o guardate qualche altro posto, cambierete vita, insomma!

Non abbiate paura, buttatevi che ne vale proprio la pena!

Ciao a tutti e grazie!


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